martedì 25 dicembre 2012

IL NATALE A TARANTO



E' ancora buio quando tra le strade dei quartieri di Taranto si odono le prime melodie suonate dalle bande musicali. 
Le dolci note delle Pastorali natalizie risvegliano, un po' alla volta, gli abitanti della città che, ancora in pigiama ed assonnati, si accostano alle finestre e si affacciano dai balconi per meglio ascoltare e per vedere i musicisti passare.




Le Pastorali tarantine sono composizioni musicali per banda ispirate al Natale. Prendono il nome dalla forma della composizione già utilizzata dai grandi del'600 (il tempo di 6/8 e l'andamento lento da "ninna nanna") ma sono diventate originali grazie alla musicalità e all'animo "Tarantino" dei compositori che le hanno ideate, riuscendo ad intersecare nella forma originale dipastorale alcune melodie tradizionali come Tu scendi dalla stelle o altre prettamente locali che venivano cantate nelle chiese in queste ricorrenze. 


Da tantissimo tempo, grazie ai complessi bandistici locali che continuano ad eseguirle, preparano la città alle Feste Natalizie, tanto da essere diventate la "colonna sonora" del Natale a Taranto.
Se non c'è una pettola e una Banda che suona le Pastorali, non è Natale!!!!!!



Le Pastorali più conosciute ed eseguite dai complessi bandistici locali (da non confondere con i gruppi dei "Babbo Natale") sono datate dalla prima metà dell'ottocento, fino alla fine del novecento e i compositori erano e sono musicisti Tarantini di nascita o che in ogni caso hanno operato la propria arte nella città dei due mari. 




Fanno parte della tradizione i preparativi della cena della Vigilia di Natale. Sin dal primo mattino del 24, subito dopo il giro delle bande per le vie della città, ai mercati rionali e alle bancarelle di via Di Mezzo sarà la ressa per l’acquisto di baccalà, anguille e capitoni, il cui prezzo, sostengono i pescivendoli, resta immutato da anni. C’è da crederci? E vogliamo dimenticare i frutti di mare? Fra i “primi”, non manchi la pasta con le cozze o con il sugo d’anguille. E per secondo, ancora pesce, cucinato come meglio aggrada. Nei menu siano presenti frutta secca, arance e clementine di Palagiano. Poi, i dolci: “pettole”, “carteddate” e “sanacchiudere” accompagnati da pandoro e panettone. Meglio però non esagerare (per evitare sul nostro fisico ripercussioni pesanti, nel senso di aumento... del peso) e, perché no, ripristinare l’usanza del salutare digiuno all’ora di pranzo, come facevano i nostri anziani.
A sera inoltrata, dopo il defilè di portate, faranno la loro comparsa tombole e carte napoletane per la gioia delle famiglie riunite.


Le celebrazioni dell’arcivescovo 


E' puntuale la Santa Messa presieduta dall’arcivescovo, Mons. Filippo Santoro, che avrà luogo alle ore 23 in Concattedrale, dove celebrerà anche l’indomani, 25, alle ore 11,30. Il 27 celebrazione, sempre alla “Gran Madre di Dio” celebrazione dell'arcivescovo alle ore 19 per il trentesimo di episcopato e per il commiato della diocesi. Non ci saranno perciò le sue tradizionali funzioni del 31 dicembre e del primo gennaio. C’è quella organizzata dalla parrocchia di San Lorenzo da Brindisi, nel corso della Messa della Natività, allietata dalla partecipazione di una piccola banda musicale, che uscirà dopo il canto del Gloria.

Al Corpus Domini (quartiere Paolo VI) alla luce dei fuochi e delle fiaccole e al suono delle pastorali, il Bambinello sarà portato in strada dopo la Santa Messa delle ore 23,15. Quest'anno, un novità; su grande richiesta degli abitanti del quartiere al parroco don Franco Mitidieri, la processione sarà ripetuta il 28 e 29, alle ore 19, interessando vie e piazze non toccate dall'itinerario della Notte Santa.
Il giorno di Natale si rinnoverà l’appuntamento con la bella processione in Città vecchia de “U Bammine curcate” (Gesù Bambino nella culla), appuntamento irrinunciabile per i tradizionalisti. Organizza la confraternita della SS. Trinità, nella caratteristica mozzetta rossa, con la partecipazione di quella intitolata all’Immacolata. Un tempo la processione partiva dalla chiesetta della SS.Trinità, all’inizio di via Duomo; poi demolita per far posto alle colonne doriche. Salutato dal volo di bianchi colombi, il Bambinello muoverà dalla Basilica di San Cataldo subito dopo la Santa Messa delle ore 9,30, celebrata dal parroco mons. Marco Morrone. Questo l’itinerario: via Duomo, pendio San Domenico, piazza Fontana, via Garibaldi, discesa Vasto, piazza Castello (con “salva” di fuochi d’artificio) e via Duomo. Al rientro, sul sagrato, lancio di palloncini multicolori.
Appuntamento con la tradizione della mattina del 6 gennaio è quello con “U Bammine all’erte” (Gesù Bambino in piedi, poggiato su una nuvoletta e sostenuto dagli angeli). 
La processione è organizzata dalla confraternita del SS.Nome di Dio, con la partecipazione di tutte le altre cittadine. Il programma prevede alle ore 9,30 nella chiesa di San Domenico la Santa Messa celebrata da mons. Mimino Quaranta e al termine il coloratissimo corteo per le vie del Centro storico, salutato anche questa volta dal volo di colombi e dallo sparo di una batteria pirotecnica Attorno alle ore 11,30 sosta in piazza Castello per il lancio di palloncini multicolori.
In serata (dopo la Santa Messa alle ore 18 in San Cataldo) processione lungo via Duomo per riportare il Bambinello in Sant'Agostino. Prima del rientro in chiesa, in piazza Castello avrà luogo un grande spettacolo pirotecnico per siglare la conclusione dei festeggiamenti natalizi nel centro storico. Alle tre processioni in Città vecchia le pastorali tanto care al nostro popolo saranno eseguite dalla banda “G.Paisiello-Città di Taranto” diretta dal maestro Vincenzo Simonetti.
Nella stessa serata del 6 gennaio, altra piccola processione del Bambinello a cura della confraternita del Carmine per le vie del Borgo, subito dopo la Messa delle ore 18,30 e con l’accompagnamento di un complesso bandistico. Al rientro, il bacio dell’immagine.


I presepi viventi

Non manchi la visita alle maggiori esposizioni di presepi allestite in città. Ricordiamo, fra le altre, quelle allestite nell’istituto Maria Immacolata (a cura dell'associazione Amici del presepe, con numerose manifestazioni collaterali) e nell’ex chiesetta della Madonna della Scala (via Duomo, nei pressi della Cattedrale). In provincia, da ammirare i presepi viventi a Faggiano, Crispiano e San Marzano.

Al Borgo è stata organizzata la seconda edizione del presepe vivente in piazza Marconi,a cura della parrocchia di Sant'Antonio, con una cinquantina di figuranti, nei giorni 26 e 30 dicembre e 6 gennaio (in quest'ultima data ci sarà anche la Calata dei Magi che partiranno dalla chiesa). Inizio delle rappresentazioni alle ore 18.

La chiusura del lungo Natale tarantino vivrà la sera 6 gennaio un momento di particolare intensità con la Calata dei Magi a Lama: “Momento di crescita umana e culturale attraverso la partecipazione ad un evento storico ricco di valori; occasione di coinvolgimento di parrocchiani di ogni età, veri protagonisti della festa; strumento ideale per la trasmissione di valori a livello intergenerazionale e di integrazione delle numerose famiglie negli ultimi anni stabilitesi nel quartiere”, spiega il parroco della “Regina Pacis” don Mimino Damasi.

Le testimonianze più antiche fanno risalire le origini de "La Calata" nella vicina masseria "La Battaglia", agli inizi del secolo, nel contesto semplice della vita dei campi. Il testo della "recita" nel suo nucleo centrale è antichissimo, ispirato al Vangelo e ai testi apocrifi sull'infanzia di Gesù. Nel tempo la rappresentazione si è arricchita dal punto di vista scenico, mai smarrendo l'intensità emotiva, con delle integrazioni, come l'episodio della fuga in Egitto.
La festa è annunciata da “colpi oscuri” al mattino e dalle melodie tradizionali intonate dalla banda che suona per le vie del quartiere. A mezzogiorno sul sagrato si svolge l’asta per l’aggiudicazione dell’itinerario della processione del Bambino. Vi partecipano rappresentanti delle contrade Bellatrase, Carelli, Capitignano, Faito, Battaglia, Tre Fontane, San Domenico. Non si raggiungono cifre elevate, ma è solo un espediente per suscitare emulazione ed entusiasmo.
Alle 15,30 la processione di Gesù Bambino, che da alcuni anni ha assunto la forma di un corteo festoso, con la partecipazione allegra e colorata di molti bambini e ragazzi oltre che della banda musicale “Santa Cecilia-Città di Taranto” diretta dal maestro Giuseppe Gregucci.
Al rientro della processione, alle ore 18 ci sarà la Santa Messa celebrata dal parroco don Mimino Damasi. Quindi dalla contrada vincitrice dell’asta, la partenza dei Magi a cavallo verso il sagrato della chiesa “Regina Pacis”. Alle ore 19 sul sagrato, la rappresentazione, dalla durata di circa un’ora. Questa si svolge tra i due punti focali del racconto, da una parte il palazzo di Erode e della sua corte con l’impressione della potenza e del fasto, e dalla parte opposta la semplice capanna della Natività. I Magi, superato l'inganno di Erode, giungono davanti al Divino Infante, si prostrano adoranti e consegnano i doni spiegandone il significato: l'oro, la carità; l'incenso, la preghiera; la mirra, i patimenti futuri. Il tutto ha termine con la fuga in Egitto della Sacra Famiglia.
Il programma prevede quindi lo spettacolo del gruppo musicale talsanese dei “Diverse Mode”, con un repertorio di musica leggera e natalizia. Alle ore 21,30 i tradizionali fuochi d’artificio.
Per coprire le spese dell’organizzazione e per un ricordo della manifestazione, si potrà acquistare il gruppo dei Re Magi in ceramica, realizzato a mano dagli artigiani di un laboratorio d’arte del Leccese. La vendita avviene nella sede dell’associazione “Calata dei Magi” nei locali parrocchiale dove si potranno acquistare anche i biglietti della lotteria (1 €) con ricchi premi offerti dai commercianti. L’estrazione avverrà domenica 8, a mezzogiorno.



Ida






domenica 23 dicembre 2012

RICETTA 6: Sanacchiuddere

Aspettando la cena di questa sera deliziamoci preparando uno dei dolci tipici di Taranto, quello che non manca mai sulle tavole.


I sanacchiudere colorano ancor di più la festa, hanno un gusto prelibato e leggero che non fa passare mai la voglia di mangiarli. Le nonne e le mamme tarantine ne preparano in gran quantità così da farli durare anche nei giorni successivi. Tutti ne sono ghiotti e il profumo che emanano dopo la breve cottura è estasiante, fa sentire davvero l’atmosfera natalizia.


Ecco a voi la ricetta.

Ingredienti per un chilo circa:

·                     Farina 00 . . . . . . . . . . . . . 500 gr
·                     Uova . . . . . . . . . . . . . . . . . 2
·                     Zucchero semolato . . . . . 100 gr
·                     Olio EVO . . . . . . . . . . . . . 75 cc
·                     Lievito in polvere . . . . . . 1/2 bustina
·                     Scorza di limone grattugiata
·                     Pizzico di sale
·                     Latte Intero . . . . . . . . . . q.b.
·                     Olio Extra Vergine di Olive e Strutto per friggere
·                     Buccia di arancia e/o Mandarino

Per guarnire:

·                     Miele millefiori . . . . . . . . 400gr
·                     Coriandoli di zucchero colorati


Prima di tutto impastate la farina con uova, zucchero, olio, buccia di limone grattugiata e sale (si corregge eventualmente con aggiunta di qualche cucchiaio di latte). Lasciate riposare l'impasto per circa un'ora. Una volta pronto l’impasto lo lavoratelo formando con le mani dei lunghi bastoncini, meno spessi di un mignolo, tagliandoli poi a pezzettini, circa mezzo centimetro. Passate gli stessi pezzetti sull'attrezzo per gnocchi o sul dorso di una grattugia, e riponeteli in una pentola grande per friggerli in un composto preparato con  metà strutto e metà olio (abbondate con entrambi). Dopo questo passaggio scolateli molto bene e fateli raffreddare. A questo punto potete iniziare a preparare la guarnizione. Ponete sul fuoco il miele e al primo bollore versatevi i pezzetti di pasta fritta rimestandoli per qualche minuto, finché non saranno ben impregnati. Infine aggiungete altro miele e coriandoli colorati.

Nb: l’aggiunta di miele (non bollito) e coriandoli colorati può essere fatta anche subito dopo che i sanacchiudere si sono raffreddati.



Possono essere  accompagnati dal San Marzano Borsci, un elisir versatile, che ben si adatta anche ad altre diverse preparazioni: liscio è ottimo come digestivo, long drink diventa un aperitivo e una bibita dissetante e, unito a caffè e gelato, ne esalta il gusto. 



Oppure, in alternativa, si può scegliere di accompagnarli con il Primitivo Dolce di Manduria, corposo ed armonico, una delle eccellenze della produzione vitivinicola pugliese. Viene prodotto sia in versioni da tutto pasto che in varianti liquorose, dalla elevata gradazione alcolica; questo vino è perciò adatto ad accompagnare moltissimi piatti, ed è grandemente apprezzato per la sua versatilità e per le sue caratteristiche organolettiche.


CURIOSITA': Cosa significa sanacchiudere? Il nome, come si può notare, è in dialetto, e significa  "si devono rinchiudere", cioé sono talmente buoni che si devono mettere sotto chiave altrimenti non arrivano al cenone.


Buon Natale a tutti da Ida!

Tutte le ricette tarantine


sabato 22 dicembre 2012

RICETTA 5: Torta al Vino Rosso Bimby



Buon pomeriggio “dolci” lettori!
La mia proposta è la Torta al Vino Rosso Bimby, un dolce soffice e dal profumo unico, ottenuto grazie al mix originale tra cacao e vino rosso. E' un'ottima torta autunnale e può essere uno dei dolci da offrire ai tuoi ospiti nelle prossime feste natalizie per ovviare ai classici di queste occasioni!
Per prepararla scegli un vino di un bel colore rosso profondo, quello della tua regione o che più si avvicina al tuo gusto. Personalmente, preferisco un vino rosso profumato e leggero, ma se decidi di utilizzare un vino dolce magari togli un po' di zucchero dall'impasto della torta.


INGREDIENTI:
4 uova;
200 g di burro o margarina;
300 g di zucchero;
150 g di farina;
1 misurino di vino;
40 g di cacao amaro;
1 bustina di lievito per dolci;
1 bustina di vanillina.

PROCEDIMENTO:
Montate gli albumi a neve e metteteli da parte nell’attesa di unirli al resto degli ingredienti; inserite nel boccale burro, zucchero, cacao e vino e fate lavorare per 5 minuti a 80° velocità 4.
Del composto così ottenuto, riempite un bicchiere di plastica e mettetelo da parte; aggiungete la farina a velocità 3 e successivamente i tuorli e gli albumi precedentemente montati a neve, il lievito per dolci e la vanillina e far impastare per un secondo a velocità 7.
Versate il composto ottenuto in uno stampo di 24 cm, imburrato e infarinato, e far cuocere in forno a 160° per 15 minuti. Una volta sfornata la torta versare la glassa contenuta nel bicchiere di plastica.

I MIEI CONSIGLI:

  • Puoi ultimare la decorazione cospargendo con un passino un po' di cacao in polvere sulla superficie della torta, subito prima di servirla, abbinando la torta ad uno spumante lievemente fruttato e frizzantino.
  • Puoi provare a realizzare questa torta anche senza l'uso del Bimby...il risultato sarà altrettanto ottimo!

LO SAPEVI CHE a Conversano, ormai giunta alla 4°edizione, l'associazione culturale, La Compagnia del Trullo, organizza l'evento enogastronimico Novello sotto il Castello per le vie del centro storico del paese e in prossimità del castello. Per maggiori informazioni visitate il sito: www.lacompagniadeltrullo.it

Patrizia.

mercoledì 19 dicembre 2012

Appunti su...(05) Conversano si veste di Rosso



Questo sera voglio informare i nostri lettori, sugli eventi e/o iniziative che saranno promosse nel mio paese, Conversano, per tutta la durata delle feste natalizie.
Iniziamo con il programma “Una città per Natale” promosso da varie associazioni della città e da tutti gli esercenti delle vie in cui si terrà la manifestazione; di seguito le date:

23/30 dic e 5/6 gennMercatini di Natale – presso p.zza Carmine
21/28 dicNatale in Piazza – presso p.zza Battisti
22/23 dic – Natalando in via Arringo e P.zza XX Settembre
23/30 dicShopping in corso – presso via Matteotti
20/21/22/23 dicOpenSet/Natale di gusti – presso via S.Giacomo
21 dicConcerto di Natale – presso Basilica Cattedrale
26/30 dic e 5/6 gennPresepe Vivente – presso Ex Monastero S.Benedetto
Fino al 06 genn 

  • Il villaggio di Natale - presso Garden Center Vivai Giannini , c.da del Monte              Esposizione e vendita di articoli natalizi, oggettistica, presepi, articoli da regalo con eventi ludici e degustazioni di piatti tipici. 
  • Natale nei chiostri – presso ex Monastero S.Chiara 
  • Esposizione Presepi – presso P.A della città,p.zza XX Settembre, via S.Lorenzo,via Di Vagno, Largo S.Cosma 
  • Esposizione presepe a cura della Confraternita  della Passione – presso Chiesa della Passione 
Fino al 13 gennPattinaggio sul ghiaccio – presso Villa Belvedere

Per maggiori informazioni o per scaricare il programma, consultare il sito: www.turismoinconversano.it/eventi.html   o su Facebook  cerca : UNA CITTA’ PER NATALE

Volevo inoltre segnalarvi che il programma OPENSET/Natale di gusti, il 20 dicembre inaugura il suo programma con il concerto gospel dei WANTED CHORUSstart h 21INGRESSO LIBERO  via S.Giacomo ( www.wantedchorus.com )

e che Corte Altavilla (per info www.cortealtavilla.it ) ospita, direttamente dalla Milano Fashion Week, in edizione limitata, la CAPSULE COLLECTION by Zibilla Atelier MADE IN ITALY, atelier gestito da due giovanissime e creativissime ragazze scelte, dalla Camera Nazionale della Moda, tra i giovani talenti della moda Made in Italy. Segui su Facebook : ZibillaAtelier INGRESSO GRATUITO.

Insomma ce n'è per tutti :) 
Vi aspetto,
Patrizia.

martedì 18 dicembre 2012

Eventi di Bitonto

Buonasera a tutti!
Oggi vi presento i più importanti eventi organizzati dalla città di Bitonto:

Rievocazione della battaglia di Bitonto 

Dal 1985, a Bitonto si svolge il tradizionale “corteo storico”, in cui viene rappresentata la società bitontina nel periodo della battaglia, avvenuta sotto le mura della città tra l’esercito austriaco e quello spagnolo, il 25 maggio del 1734, nel contesto della Guerra di Successione Polacca. Si può, quindi, ammirare la ricostruzione delle pettinature e dei costumi dell'epoca, risultato di un lungo e paziente lavoro. L’obiettivo del corteo storico è ricordare l'importanza della battaglia non solo per Bitonto, ma per tutto il Meridione, in quanto segnò un cambiamento decisivo per il Sud: la vittoria del re spagnolo Carlo III di Borbone sugli Austriaci, che permise al regno di Napoli di abbandonare la condizione di vicereame e di affermarsi invece come regno indipendente e sovrano. 
La vittoria fu importante per gli spagnoli perché ottenuta senza la partecipazione degli alleati francesi. 
Il generale spagnolo Montemar, per punire la città di Bitonto della sua fedeltà e dell'aiuto mostrato al nemico decise di farla saccheggiare, ma sembra che gli apparve dinanzi la Vergine Maria, la quale disse «Non oltraggiare questa città, poiché essa è la pupilla degli occhi miei ed i cittadini sono figli miei. Io la difenderò!». La città, così, venne risparmiata. 
I bitontini, a ricordo dell’evento, ritenuto miracoloso, proclamarono l'Immacolata patrona della città. 




Ecco a voi un piccolo assaggio del corteo storico!


BeatOnto Jazz Festival

Si tratta di una manifestazione Jazz nata nel 2001 con finalità divulgative. Si svolge in alcuni giorni del mese di agosto presso piazza Cattedrale, e col tempo è diventata una realtà importante nel panorama jazz del Meridione.
Beat Onto Jazz Festival, è sempre sotto la scrupolosa e competente direzione artistica di Emanuele Dimundo che presiede e coordina l'Associazione InJazz, ente a cui è deputata l'organizzazione del festival.
La kermesse che, anno dopo anno, si è guadagnata un posto di rilievo nella scena internazionale, attestandosi tra i più importanti festival della Penisola, si tiene nel centro storico di Bitonto e, nonostante le sempre crescenti difficoltà economiche, mantiene l'assoluta gratuità, aspetto sempre più raro di questi tempi. L'evento è realizzato con la partecipazione del Comune di Bitonto e con il contributo della Regione Puglia e dei numerosi sostenitori privati che con il loro sostegno hanno confermato l'importanza della rassegna organizzata dall' Associazione INJAZZ e con il supporto promozionale di Jazzitalia, Granieri.it, Bitonto Primo Piano, Comma 3, BitontoTV, che riprende tutte e quattro le serate della rassegna in diretta webtv (bitontotv.it).
Dal 2001 ad oggi il festival bitontino ha ospitato alcuni tra i più importanti musicisti del panorama jazzistico internazionale, come Javier Girotto, Paolo Fresu, Francesco Bearzatti, John Abercrombie, Marc Johnsonn, Jerry Bergonzi, Joey Calderazzo, Roberto Gatto, Pietro Condorelli, Irio De Paula, Bob Mintzer, Mario Stantchev, Jimmy Owens, Fabrizio Bosso, Bobby Watson, Ray Mantilla, Nicola Stilo, Maurizio Rolli, Mike Stern, Bob Franceschini, Doctor 3, Andy Gravish, Aldo Romano, Flavio Boltro, Tiziana Foschi e Cinzia Villari, Renato Sellani, Sandy Muller, Hadrien Feraud, Awa Ly, Furio Di Castri, Stochelo Rosenberg, Salvatore Russo, Luigi Campoccia, Andromeda Turre, Eddie Gomez, Joe La Barbera, Gegè Telesforo, solo per citarne alcuni.
È possibile avere ulteriori informazioni riguardo la kermesse andando sul sito: www.beatontojazz.com



Traetta Opera Festival

Il Traetta Opera Festival nasce nel 2005 con l’intento di intraprendere un laborioso percorso di riscoperta e valorizzazione del musicista bitontino Tommaso Traetta.
In particolare il Traetta Opera Festival punta a promuovere artisti del panorama lirico internazionale, attraverso il Concorso Internazionale di Canto Lirico che si propone di selezionare voci di giovani cantanti lirici da premiare e segnalare alle Direzioni Artistiche di Enti e Teatri che effettuano manifestazioni liriche, incentivare lo studio dell’opera traettiana con il “Premio Speciale Tommaso Traetta”, e infine a promuovere e incentivare la produzione e la pubblicazione di testi inerenti l’opera del musicista bitontino.
Sino ad oggi si sono svolte 6 edizioni del Traetta Opera Festival e 4 edizioni del Concorso Internazionale di Canto Lirico. 
Nell'edizione del 2011 del Traetta Opera Festival si è stretta una relazione culturale con la Tokio International Choir, che ha portato in città una ottantina di cantanti musicisti e appassionati giapponesi. È nato così anche il Festival Italia – Giappone, dove la Tokio International Choir e la Tokio Opera organizzano una serie di concerti a Bitonto, ma anche in altre località della Puglia. Il festival organizza un concorso per giovani cantanti lirici, intitolato al cantante lirico bitontino Caffarelli, che si tiene nella cornice del teatro Traetta.
Il Tralcio d'Oro 

Si tratta di un mini festival canoro, nato con lo scopo di pubblicizzare l'uva mariottana nel 1974. Il festival si tiene in piazza Roma, la piazza principale della frazione di Bitonto, Mariotto.
Partecipano concorrenti di età compresa tra i sei e i tredici anni. In poco tempo è diventato un concorso di interesse internazionale. 











Raffaella



giovedì 13 dicembre 2012

RICETTA 4: La Colva

Buon pomeriggio!
oggi vi propongo una ricetta tradizionale della cucina bitontina: la Colva.
Questo piatto tipico è un dolce che viene preparato il 2 Novembre, in onore della festività dei defunti.
E' un piatto molto calorico ma facile da preparare!

INGREDIENTI
  • Grano
  • Melograno
  • Uva sultanina
  • Noci sgusciate
  • Nocciole sgusciate
  • Mandorle abbrustolite
  • Cioccolato fondente a pezzetti
  • Vincotto


PREPARAZIONE

Mettete a bagno il grano per 2 o 3 giorni, e cambiate spesso l'acqua.
E' preferibile cuocerlo il giorno della preparazione. Il giorno stesso battete il grano, scolatelo e conditelo con vincotto, chicchi di melograno, chicchi d'uva, nocciole, noci e pezzetti di cioccolato fondente.
Mescolate il tutto e mettetelo in una terrina.
Si consiglia di consumarlo in giornata e servirlo in coppette da macedonia.
A seconda dei propri gusti è possibile aggiungere fichi secchi tagliati a pezzetti, marmellata, frutta candita e cannella.

Ecco pronta la "Macedonia Autunnale"!




BUON APPETITO!

Raffaella














mercoledì 5 dicembre 2012

Bari: tra fede e tradizione


Buonasera cari lettori,

Domani giovedì sei dicembre ci troviamo a celebrare e festeggiare tutti i Nicola, in onore di San Nicola, patrono di Bari, morto il 6 dicembre 343.

Ricordiamo brevemente la sua storia: fu vescovo di Myra (Asia Minore) ed è oggi venerato come santo dalla Chiesa cattolica, dalla Chiesa ortodossa e da diverse altre confessioni cristiane. È noto anche al di fuori del mondo cristiano perché la sua figura ha dato origine al mito di Santa Claus (o Klaus), conosciuto in Italia come Babbo Natale.
Pensate che il suo culto risale al VI secolo e si diffuse inizialmente in Asia Minore con pellegrinaggi alla sua tomba, posta fuori dell'abitato di Myra.
Le sue spoglie furono conservate nella cattedrale di Myra fino al 1087 quando la sera del 7 maggio una spedizione barese di 62 marinai raggiunse Myra e si impadronì di circa metà dello scheletro di Nicola, che giunse a Bari l'8 maggio 1087 e in seguito fu edificata la stupenda basilica in stile romanico che ancora oggi ospita le reliquie del santo.
A Bari il culto è molto sentito e ogni anno si celebra la festa di San Nicola, che si svolge il 7, 8 e 9 maggio, rievocando l'arrivo in città delle sacre reliquie trafugate a Myra nel 1087 con un suggestivo corteo storico in costume che, partendo dal porto si snoda per le vie del borgo antico fino al piazzale della Basilica.

Ritornando invece alla giornata di domani, vi dico che è un giorno importante per la città di Bari, un giorno in cui la Chiesa festeggia il nome di San Nicola, e Bari si prepara a vivere una giornata intensa, all'insegna delle tradizioni e della devozione per il Santo Patrono.

La tradizione vuole che già sin dall'alba baresi e pellegrini si ritrovino nella Basilica di San Nicola per partecipare alle Messe in onore del Santo. La prima viene celebrata alle 5.00, e poi ogni ora per tutta la giornata, ma la Basilica è già aperta dalle primo ore della notte per accogliere i devoti. In seguito i fedeli si riuniscono nella piazza antistante la Basilica, per dare l’avvio alla consueta "marcia nicolaiana": fiaccole in mano per mantenere viva una delle tradizioni più suggestive.

Altro rito della devozione popolare è quello che vede le fanciulle affidarsi all'intercessione del Santo per trovare marito. Si tratta di una leggenda popolare, probabilmente legata al miracolo fatto da San Nicola alle tre fanciulle, ed era usanza far girare le giovani in età da marito intorno alla colonna miracolosa che è conservata nella cripta della Basilica. Il giro della colonna è purtroppo vietato dal 2007, per questioni di sicurezza; la colonna, per problemi di stabilità, è stata ingabbiata, e al tradizionale giro è subentrata l'abitudine di affidare le proprie richieste al Santo a bigliettini che vengono depositati ai piedi della colonna.
La decisione di mettere l’inferriata venne presa anche perché molti sfregiavano la colonna, per prenderne dei frammenti miracolosi. Leggende a parte, la colonna è certamente molto antica, forse addirittura anteriore al 1089, e va ammirata ed osservata con attenzione e devozione.
Vi racconto brevemente una leggenda legata alla colonna: torniamo indietro nel tempo e immaginiamo Bari nella serata del 30 Settembre 1089.
La cripta di quella che poi sarà la Basilica di San Nicola, è pronta al rito della deposizione delle ossa del santo, manca solo una colonna; c’è molta gente che attende il grande evento quando verso la mezzanotte, un grande scampanio si diffonde per la città, tutti accorrono alla basilica e, scese le scale che portano in cripta, vedono due angeli e un santo vescovo che collocano, lì dove manca, la bella colonna in marmo rossiccio. La leggenda secondo cui fu San Nicola a collocare la colonna è antichissima, come lo è la convinzione che coloro che si avvicinano con fede, vengono da essa guariti.

Ma ai riti della fede domani si susseguono anche quelli della tradizione. Dopo la Messa delle 5, è d'obbligo la colazione con cioccolata calda e savoiardi nei bar del borgo antico. E dopo la colazione, via libera alle tipiche pietanze pugliesi come la focaccia, le sgagliozze (polenta frizza) e le popizze (frittelle) da acquistare e consumare per le stradine di Bari vecchia.
La giornata di celebrazioni continua poi nel pomeriggio con la SS. Messa pomeridiana ufficializzata dal Vescovo di Bari, Monsignor Francesco Cacucci. La sera è da programma la suggestiva processione serale della statua che attraverserà le vie della Città vecchia.
A chiudere la giornata di festa sarà il tradizionale spettacolo pirotecnico serale.

lunedì 3 dicembre 2012

Ricetta 3: Panzerotti baresi


Buonasera cari lettori,
Oggi vi propongo uno dei piatti più famosi della cucina barese.
Il panzerotto, conosciuto anche come calzone in altre regioni italiane, è un tipo di pietanza da rosticceria, chiusa su sé stessa, a forma di mezzaluna tipico delle regioni del centro-sud Italia.
Si prepara con la stessa pasta per creare la normale pizza, ed è chiamato panzerotto specialmente in Puglia diversamente dalle altre regioni in prevalenza del centro-sud d'Italia per distinguerlo dai numerosi tipi di calzone al forno, quindi non fritti.
Il panzerotto nasce dalla tradizione della cucina più povera pugliese, quando con la rimanenza della pasta del pane venivano cotte queste piccole mezzelune con pezzi di formaggio e pomodori. 
Oggi è un piatto ricorrente per i baresi, in quanto viene preparato spesso quando si riuniscono per festeggiare, che si tratti di un compleanno o una festa religiosa: non è un caso quindi che vi propongo questa ricetta proprio in questa settimana in onore di San Nicola (6 dicembre), patrono di Bari e in previsione della vigilia dell'Immacolata.
La preparazione richiede tempo e pazienza, soprattutto per affrontare la fase della frittura, ma a operazioni concluse tutti gli sforzi sono ripagati dalla gioia del palato.

Vediamo quindi quali sono gli ingredienti e il procedimento

INGREDIENTI
  • 1 kg Farina 00
  • 1 cubetto di lievito di birra
  • 1/2 cucchiaio di sale fino
  • 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 1/2 litro di acqua

PROCEDIMENTO

sabato 1 dicembre 2012

Appunti su...(02) Sagre gastronomiche a Rutigliano

Nuove o vecchie; tradizionali o innovative...se c'è una cosa che a Rutigliano non manca sono sicuramente le Sagre Gastronomiche che si realizzano durante l'anno e che attirano nel paese centinaia di turisti.

Sagra del fischietto di Sant'Antonio Abate
Non è una sagra gastronomica, però l'occasione è quella migliore per esporre assieme a celebri fischietti di terracotta anche i piatti tipici rutiglianesi!

Sagra dell'uva!
Tra tutte le sagre gastronomiche "La sagra dell'uva" è sicuramente quella più celebre e famosa, poichè Rutigliano è la città dell'uva! Quest'anno si è celebrata la 48^ edizione. L'iniziativa si tiene verso fine settembre e inizi di ottobre. La manifestazione è caratteristica non sono solo per i numerosi stand che animano il centro cittadino, in cui la gente può mangiare l'uva, piatti a base del frutto e bere vino, o per i giochi a tema; ma anche per la gara che vede affrontarsi i commercianti rutiglianesi per la vetrina meglio allestita, dove la cultura cittadina si mischia all'irriverenza politica! Una goduria per il palato e un divertimento per gli occhi=)


Sagra del grano!
Si tiene di solito a luglio. I turisti e i cittadini possono assaporare i piatti a base di grano: dalle ricette più tradizionali alle ricette più particolari. Ci sono piatti di tutti i tipi e per il centro storico, dove l'iniziativa ha sede, è impossibile non lasciarsi sedurre dal dolce odore che avvolge le vie!

Sagra della pettola!
Si tiene a dicembre, anche se la tradizione vuole che a Rutigliano le pettole si facciano a Santa Caterina, che si festeggia il 25 Novembre. Si tratta di un piatto fritto, che si gusta con piacere assieme a un bicchiere di vino caldo. L'accostare pettole e vino caldo, e celebrare questa manifestazione in pieno dicembre, fanno della Sagra della Pettola un'avvenimento suggestivo e per i rutiglianesi doc significa solo una cosa: il Natale è vicino!

Sagra del cavatello!
Si tratta di una sagra "nuova", nata solo 3 anni fa ma che sin dalla prima edizione ha suscitato un vivo interesse nella gente. Si tratta un po' di una festa del grano, però al posto del grano troviamo i cavatelli fatti in casa=)

Dalle più celebri a quelle più nuove: quest'anno si sono tenute per la prima volte due manifestazioni gastronomiche nuove: La festa del gelato artigianale e la festa della pizza. Si tratta di 2 sagre ancora troppo nuove per poterle annoverare tra le "sagre paesane"...chissà se saranno riconfermate l'anno prossimo o se si tratta solo di 2 iniziative meteore=)

Come avrete capito a Rutigliano siamo dei BUONGUSTAI!;-)
Loredana