sabato 26 gennaio 2013


Musei di Bitonto
Bitonto, per la sua storia artistico-culturale, si configura come una città d'arte dotata di affascinanti monumenti e di un sistema museale caratterizzato da un patrimonio vasto e differenziato.
A Bitonto è possibile visitare musei che dispongono di innumerevoli opere di artisti non solo italiani ma anche stranieri.
I musei da poter visitare sono:

Galleria nazionale della Puglia
La Galleria Nazionale della Puglia "Girolamo e Rosaria De Vanna" è una pinacoteca che ha sede nel Palazzo Sylos-Calò a Bitonto, edificio rinascimentale risalente alla prima metà del XVI secolo.
La galleria conserva opere di provenienza soprattutto meridionale. In particolare, sono presenti opere di: Tiziano, Veronese, Orazio e Artemisi Gentileschi, Bernardino Mei, Iaquinto, Delacroix, De Nittis e Francesco Netti. 
Le raccolte sono frutto di una donazione da parte dei fratelli collezionisti Girolamo e Rosaria De Vanna, cui il museo è intitolato, i quali hanno messo a disposizione gran parte di una ricchissima collezione privata, formata da 229 dipinti e 108 disegni di importanti artisti italiani e stranieri, collocabili tra il XVI ed i primi del XX secolo. Per quanto riguarda l'arte contemporanea, sono presenti opere provenienti anche dagli Stati Uniti.
La pinacoteca è stata inaugurata il 18 aprile 2009, e sono attualmente esposti 166 dipinti suddivisi in cinque sezioni.
La raccolta è opera di un intenso lavoro di ricerca, durato più di quarant'anni. La sezione più ricca è naturalmente quella dedicata all'arte italiana, con interessanti esemplari di pittura napoletana e pugliese seicentesca-settecentesca, ma ci sono anche opere di altre epoche e  di varie provenienze.
Tra le opere rinascimentali sono presenti una deliziosa “Natività” di Pietro Negroni, e le tele dei maggiori artisti veneti del XVI secolo, come il “Ritratto di gentiluomo” di Tiziano Vecellio, e la “Maddalena” di Paolo Veronese. Le sale ospitano anche opere di provenienza centro-settentrionale come “San Carlo Borromeo” di Giovanni Antonio Figino, e il “San Giovanni Battista” del fiammingo Jan Soens.
Il Seicento è una delle sezioni più vaste della raccolta, grazie ai nomi del calibro di Orazio Gentileschi, Artemisia Gentileschi, Salvator Rosa, Luca Giordano, Francesco Solimena, Corrado Giaquinto, agli eccezionali capolavori di Giovanni Lanfranco, autore del toccante “Congedo di Cristo dalla Madre” dipinto "simbolo" del museo. Sono esposte anche opere di artisti spagnoli come il “Ritratto di uomo con baffi e pizzetto” di Diego Velázquez, e il “Ritratto di domenicano” di El Greco. Altri simboli del museo sono due opere del francese Nicolas Poussin: la prima dal titolo “Ninfa e satiro che beve”; l'altra è il bozzetto del grandioso capolavoro che l'artista lasciò in Vaticano, ossia il “Martirio di sant' Erasmo”.
Il Settecento è rappresentato soprattutto da opere di artisti napoletani, come  De Matteis, De Mura, Filippo Falciatore, Giaquinto, Giacinto Diano e Sebastiano Conca, opere di D'Anna e Mariano Rossi, Batoni, Milani, ma anche dipinti di alcuni grandi artisti europei come Melendez, Lorenzo Tiepolo, Füssli e Hamilton. Le sale ospitano opere di Eugène Delacroix, Antoine-Jean Gros, Franz Xaver Winterhalter, Franz von Lenbach, assieme ai dipinti italiani di Francesco Speranza, Giuseppe De Nittis, Gioacchino Toma, Francesco Netti e Domenico Morelli.

Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito: www.gallerianazionalepuglia.beniculturali.it

Museo Diocesano “Aurelio Marena”
Il Museo Diocesano "Aurelio Marena" è stato creato tra il 1969 e il 1970, ed è ospitato dalla curia vescovile, detto anche in dialetto bitontino Cretigghie de menzegnaure, ovvero Cortile del monsignore.
Si tratta del museo della diocesi di Bari – Bitonto, che raccoglie i beni artistici della concattedrale di Bitonto.
Il museo è disposto sui tre piani del palazzo:
  • il primo piano è dedicato alla pittura dell'Ottocento e del Novecento in Puglia. Vi sono esposti vasi di Sèvres, arredi sacri del XIX e del XX secolo, manufatti dell’età pre-classica e argenti di manifattura napoletana del XV e XVI secolo, tra cui indumenti liturgici;
  • il secondo piano è dedicato ai dipinti dei secoli Seicento e Settecento, ma vi sono anche sculture del XV e XVII secolo;
  • nel terzo piano sono sistemate opere realizzate da artisti della scuola bitontina del XVII secolo, come Alfonso de Corduba, Carlo Rosa, Nicola Gliri, e Francesco Altobelli.
La ricca collezione ospitata nel museo diocesano sarà a breve trasferita presso l'ex seminario vescovile annesso alla chiesa di San Francesco della Scarpa. La struttura ospiterà oltre 2500 pezzi e sarà il museo diocesano più grande del mezzogiorno.


Museo archeologico De Palo-Ungaro
 Il museo raccoglie reperti pre-romani rinvenuti nel territorio comunale, offrendo un quadro molto dettagliato su quella che fu la civiltà Peuceta e la vita culturale della città bitontina in quel periodo storico. La pinacoteca ospita due mostre permanenti "Gli antichi Peucezi a Bitonto" e "Donne e Guerrieri da Ruvo a Bitonto", che raccolgono reperti datati fra il VI e il III secolo a.C. rinvenuti nella necropoli di via Traiana. I numerosi corredi funebri esposti sono ricchi di reperti ceramici e metallici, risalenti all'età arcaica e tardo ellenistica, e che consentono quindi di tracciare l'evoluzione economica e sociale della civiltà Peuceta e di conoscerne usi e costumi. Nelle sale i reperti sono esposti secondo un criterio cronologico che permette di ricostruire l'evoluzione e le influenze di civiltà limitrofe sull'artigianato locale, sono presenti decorazioni proprie della produzione peuceta, come il vasellame a vernice nera con figure rosse tipiche della civiltà greca, sono conservati monili, collane, anfore decorate con corpi di donne vestite di chitoni, ma anche cinturoni, strigili, a testimonianza della cultura guerriera dei peuceti.
È possibile anche visitare il sito: www.fondazionedepaloungaro.jimdo.com

Museo civico Rogadeo
Venne aperto al pubblico nel 1962, prendendo il nome dal palazzo che lo ospita, il seicentesco palazzo Rogadeo, attualmente sede anche della biblioteca comunale. Vi sono esposti soprattutto reperti archeologici come ceramiche di epoca greco-romana rinvenuti nel territorio bitontino, un monetario, sculture e dipinti del XVII-XVIII secolo. Al pianterreno vi è la pinacoteca che conserva opere di artisti pugliesi dell'Ottocento.



Raffaella




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