martedì 25 dicembre 2012

IL NATALE A TARANTO



E' ancora buio quando tra le strade dei quartieri di Taranto si odono le prime melodie suonate dalle bande musicali. 
Le dolci note delle Pastorali natalizie risvegliano, un po' alla volta, gli abitanti della città che, ancora in pigiama ed assonnati, si accostano alle finestre e si affacciano dai balconi per meglio ascoltare e per vedere i musicisti passare.




Le Pastorali tarantine sono composizioni musicali per banda ispirate al Natale. Prendono il nome dalla forma della composizione già utilizzata dai grandi del'600 (il tempo di 6/8 e l'andamento lento da "ninna nanna") ma sono diventate originali grazie alla musicalità e all'animo "Tarantino" dei compositori che le hanno ideate, riuscendo ad intersecare nella forma originale dipastorale alcune melodie tradizionali come Tu scendi dalla stelle o altre prettamente locali che venivano cantate nelle chiese in queste ricorrenze. 


Da tantissimo tempo, grazie ai complessi bandistici locali che continuano ad eseguirle, preparano la città alle Feste Natalizie, tanto da essere diventate la "colonna sonora" del Natale a Taranto.
Se non c'è una pettola e una Banda che suona le Pastorali, non è Natale!!!!!!



Le Pastorali più conosciute ed eseguite dai complessi bandistici locali (da non confondere con i gruppi dei "Babbo Natale") sono datate dalla prima metà dell'ottocento, fino alla fine del novecento e i compositori erano e sono musicisti Tarantini di nascita o che in ogni caso hanno operato la propria arte nella città dei due mari. 




Fanno parte della tradizione i preparativi della cena della Vigilia di Natale. Sin dal primo mattino del 24, subito dopo il giro delle bande per le vie della città, ai mercati rionali e alle bancarelle di via Di Mezzo sarà la ressa per l’acquisto di baccalà, anguille e capitoni, il cui prezzo, sostengono i pescivendoli, resta immutato da anni. C’è da crederci? E vogliamo dimenticare i frutti di mare? Fra i “primi”, non manchi la pasta con le cozze o con il sugo d’anguille. E per secondo, ancora pesce, cucinato come meglio aggrada. Nei menu siano presenti frutta secca, arance e clementine di Palagiano. Poi, i dolci: “pettole”, “carteddate” e “sanacchiudere” accompagnati da pandoro e panettone. Meglio però non esagerare (per evitare sul nostro fisico ripercussioni pesanti, nel senso di aumento... del peso) e, perché no, ripristinare l’usanza del salutare digiuno all’ora di pranzo, come facevano i nostri anziani.
A sera inoltrata, dopo il defilè di portate, faranno la loro comparsa tombole e carte napoletane per la gioia delle famiglie riunite.


Le celebrazioni dell’arcivescovo 


E' puntuale la Santa Messa presieduta dall’arcivescovo, Mons. Filippo Santoro, che avrà luogo alle ore 23 in Concattedrale, dove celebrerà anche l’indomani, 25, alle ore 11,30. Il 27 celebrazione, sempre alla “Gran Madre di Dio” celebrazione dell'arcivescovo alle ore 19 per il trentesimo di episcopato e per il commiato della diocesi. Non ci saranno perciò le sue tradizionali funzioni del 31 dicembre e del primo gennaio. C’è quella organizzata dalla parrocchia di San Lorenzo da Brindisi, nel corso della Messa della Natività, allietata dalla partecipazione di una piccola banda musicale, che uscirà dopo il canto del Gloria.

Al Corpus Domini (quartiere Paolo VI) alla luce dei fuochi e delle fiaccole e al suono delle pastorali, il Bambinello sarà portato in strada dopo la Santa Messa delle ore 23,15. Quest'anno, un novità; su grande richiesta degli abitanti del quartiere al parroco don Franco Mitidieri, la processione sarà ripetuta il 28 e 29, alle ore 19, interessando vie e piazze non toccate dall'itinerario della Notte Santa.
Il giorno di Natale si rinnoverà l’appuntamento con la bella processione in Città vecchia de “U Bammine curcate” (Gesù Bambino nella culla), appuntamento irrinunciabile per i tradizionalisti. Organizza la confraternita della SS. Trinità, nella caratteristica mozzetta rossa, con la partecipazione di quella intitolata all’Immacolata. Un tempo la processione partiva dalla chiesetta della SS.Trinità, all’inizio di via Duomo; poi demolita per far posto alle colonne doriche. Salutato dal volo di bianchi colombi, il Bambinello muoverà dalla Basilica di San Cataldo subito dopo la Santa Messa delle ore 9,30, celebrata dal parroco mons. Marco Morrone. Questo l’itinerario: via Duomo, pendio San Domenico, piazza Fontana, via Garibaldi, discesa Vasto, piazza Castello (con “salva” di fuochi d’artificio) e via Duomo. Al rientro, sul sagrato, lancio di palloncini multicolori.
Appuntamento con la tradizione della mattina del 6 gennaio è quello con “U Bammine all’erte” (Gesù Bambino in piedi, poggiato su una nuvoletta e sostenuto dagli angeli). 
La processione è organizzata dalla confraternita del SS.Nome di Dio, con la partecipazione di tutte le altre cittadine. Il programma prevede alle ore 9,30 nella chiesa di San Domenico la Santa Messa celebrata da mons. Mimino Quaranta e al termine il coloratissimo corteo per le vie del Centro storico, salutato anche questa volta dal volo di colombi e dallo sparo di una batteria pirotecnica Attorno alle ore 11,30 sosta in piazza Castello per il lancio di palloncini multicolori.
In serata (dopo la Santa Messa alle ore 18 in San Cataldo) processione lungo via Duomo per riportare il Bambinello in Sant'Agostino. Prima del rientro in chiesa, in piazza Castello avrà luogo un grande spettacolo pirotecnico per siglare la conclusione dei festeggiamenti natalizi nel centro storico. Alle tre processioni in Città vecchia le pastorali tanto care al nostro popolo saranno eseguite dalla banda “G.Paisiello-Città di Taranto” diretta dal maestro Vincenzo Simonetti.
Nella stessa serata del 6 gennaio, altra piccola processione del Bambinello a cura della confraternita del Carmine per le vie del Borgo, subito dopo la Messa delle ore 18,30 e con l’accompagnamento di un complesso bandistico. Al rientro, il bacio dell’immagine.


I presepi viventi

Non manchi la visita alle maggiori esposizioni di presepi allestite in città. Ricordiamo, fra le altre, quelle allestite nell’istituto Maria Immacolata (a cura dell'associazione Amici del presepe, con numerose manifestazioni collaterali) e nell’ex chiesetta della Madonna della Scala (via Duomo, nei pressi della Cattedrale). In provincia, da ammirare i presepi viventi a Faggiano, Crispiano e San Marzano.

Al Borgo è stata organizzata la seconda edizione del presepe vivente in piazza Marconi,a cura della parrocchia di Sant'Antonio, con una cinquantina di figuranti, nei giorni 26 e 30 dicembre e 6 gennaio (in quest'ultima data ci sarà anche la Calata dei Magi che partiranno dalla chiesa). Inizio delle rappresentazioni alle ore 18.

La chiusura del lungo Natale tarantino vivrà la sera 6 gennaio un momento di particolare intensità con la Calata dei Magi a Lama: “Momento di crescita umana e culturale attraverso la partecipazione ad un evento storico ricco di valori; occasione di coinvolgimento di parrocchiani di ogni età, veri protagonisti della festa; strumento ideale per la trasmissione di valori a livello intergenerazionale e di integrazione delle numerose famiglie negli ultimi anni stabilitesi nel quartiere”, spiega il parroco della “Regina Pacis” don Mimino Damasi.

Le testimonianze più antiche fanno risalire le origini de "La Calata" nella vicina masseria "La Battaglia", agli inizi del secolo, nel contesto semplice della vita dei campi. Il testo della "recita" nel suo nucleo centrale è antichissimo, ispirato al Vangelo e ai testi apocrifi sull'infanzia di Gesù. Nel tempo la rappresentazione si è arricchita dal punto di vista scenico, mai smarrendo l'intensità emotiva, con delle integrazioni, come l'episodio della fuga in Egitto.
La festa è annunciata da “colpi oscuri” al mattino e dalle melodie tradizionali intonate dalla banda che suona per le vie del quartiere. A mezzogiorno sul sagrato si svolge l’asta per l’aggiudicazione dell’itinerario della processione del Bambino. Vi partecipano rappresentanti delle contrade Bellatrase, Carelli, Capitignano, Faito, Battaglia, Tre Fontane, San Domenico. Non si raggiungono cifre elevate, ma è solo un espediente per suscitare emulazione ed entusiasmo.
Alle 15,30 la processione di Gesù Bambino, che da alcuni anni ha assunto la forma di un corteo festoso, con la partecipazione allegra e colorata di molti bambini e ragazzi oltre che della banda musicale “Santa Cecilia-Città di Taranto” diretta dal maestro Giuseppe Gregucci.
Al rientro della processione, alle ore 18 ci sarà la Santa Messa celebrata dal parroco don Mimino Damasi. Quindi dalla contrada vincitrice dell’asta, la partenza dei Magi a cavallo verso il sagrato della chiesa “Regina Pacis”. Alle ore 19 sul sagrato, la rappresentazione, dalla durata di circa un’ora. Questa si svolge tra i due punti focali del racconto, da una parte il palazzo di Erode e della sua corte con l’impressione della potenza e del fasto, e dalla parte opposta la semplice capanna della Natività. I Magi, superato l'inganno di Erode, giungono davanti al Divino Infante, si prostrano adoranti e consegnano i doni spiegandone il significato: l'oro, la carità; l'incenso, la preghiera; la mirra, i patimenti futuri. Il tutto ha termine con la fuga in Egitto della Sacra Famiglia.
Il programma prevede quindi lo spettacolo del gruppo musicale talsanese dei “Diverse Mode”, con un repertorio di musica leggera e natalizia. Alle ore 21,30 i tradizionali fuochi d’artificio.
Per coprire le spese dell’organizzazione e per un ricordo della manifestazione, si potrà acquistare il gruppo dei Re Magi in ceramica, realizzato a mano dagli artigiani di un laboratorio d’arte del Leccese. La vendita avviene nella sede dell’associazione “Calata dei Magi” nei locali parrocchiale dove si potranno acquistare anche i biglietti della lotteria (1 €) con ricchi premi offerti dai commercianti. L’estrazione avverrà domenica 8, a mezzogiorno.



Ida






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