Musei di Bitonto
Bitonto, per la sua storia artistico-culturale, si configura come
una città d'arte dotata di affascinanti monumenti e di un sistema museale
caratterizzato da un patrimonio vasto e differenziato.
A Bitonto è possibile visitare musei che dispongono di
innumerevoli opere di artisti non solo italiani ma anche stranieri.
I musei da poter visitare sono:
Galleria
nazionale della Puglia
La Galleria Nazionale della Puglia "Girolamo e Rosaria De Vanna"
è una pinacoteca che ha sede nel Palazzo Sylos-Calò a Bitonto, edificio
rinascimentale risalente alla prima metà del XVI secolo.
La galleria conserva opere di provenienza soprattutto
meridionale. In particolare, sono presenti opere di: Tiziano, Veronese, Orazio
e Artemisi Gentileschi, Bernardino Mei, Iaquinto, Delacroix, De Nittis e
Francesco Netti.
Le raccolte sono frutto di una donazione da parte dei fratelli
collezionisti Girolamo e Rosaria De Vanna, cui il museo è intitolato, i quali
hanno messo a disposizione gran parte di una ricchissima collezione privata,
formata da 229 dipinti e 108 disegni di importanti artisti italiani e
stranieri, collocabili tra il XVI ed i primi del XX secolo. Per quanto riguarda
l'arte contemporanea, sono presenti opere provenienti anche dagli Stati Uniti.
La pinacoteca è stata inaugurata il 18 aprile 2009, e sono
attualmente esposti 166 dipinti suddivisi in cinque sezioni.
La raccolta è opera di un intenso lavoro di ricerca, durato più
di quarant'anni. La sezione più ricca è naturalmente quella dedicata all'arte
italiana, con interessanti esemplari di pittura napoletana e pugliese
seicentesca-settecentesca, ma ci sono anche opere di altre epoche e di varie provenienze.
Tra le opere rinascimentali sono presenti una deliziosa
“Natività” di Pietro Negroni, e le tele dei maggiori artisti veneti del XVI
secolo, come il “Ritratto di gentiluomo” di Tiziano Vecellio, e la “Maddalena”
di Paolo Veronese. Le sale ospitano anche opere di provenienza
centro-settentrionale come “San Carlo Borromeo” di Giovanni Antonio Figino, e
il “San Giovanni Battista” del fiammingo Jan Soens.
Il Seicento è una delle sezioni più vaste della raccolta, grazie
ai nomi del calibro di Orazio Gentileschi, Artemisia Gentileschi, Salvator
Rosa, Luca Giordano, Francesco Solimena, Corrado Giaquinto, agli eccezionali
capolavori di Giovanni Lanfranco, autore del toccante “Congedo di Cristo dalla
Madre” dipinto "simbolo" del museo. Sono esposte anche opere di
artisti spagnoli come il “Ritratto di uomo con baffi e pizzetto” di Diego
Velázquez, e il “Ritratto di domenicano” di El Greco. Altri simboli del museo
sono due opere del francese Nicolas Poussin: la prima dal titolo “Ninfa e
satiro che beve”; l'altra è il bozzetto del grandioso capolavoro che l'artista
lasciò in Vaticano, ossia il “Martirio di sant' Erasmo”.
Il Settecento è rappresentato soprattutto da opere di artisti
napoletani, come De Matteis, De Mura,
Filippo Falciatore, Giaquinto, Giacinto Diano e Sebastiano Conca, opere di
D'Anna e Mariano Rossi, Batoni, Milani, ma anche dipinti di alcuni grandi
artisti europei come Melendez, Lorenzo Tiepolo, Füssli e Hamilton. Le sale
ospitano opere di Eugène Delacroix, Antoine-Jean Gros, Franz Xaver
Winterhalter, Franz von Lenbach, assieme ai dipinti italiani di Francesco
Speranza, Giuseppe De Nittis, Gioacchino Toma, Francesco Netti e Domenico
Morelli.
Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito: www.gallerianazionalepuglia.beniculturali.it
Museo Diocesano “Aurelio Marena”
Il Museo Diocesano "Aurelio Marena" è stato creato tra
il 1969 e il 1970, ed è ospitato dalla curia vescovile, detto anche in dialetto
bitontino Cretigghie de menzegnaure, ovvero Cortile del monsignore.
Si tratta del museo della diocesi di Bari – Bitonto, che
raccoglie i beni artistici della concattedrale di Bitonto.
Il museo è disposto sui tre piani del palazzo:
- il primo piano è dedicato alla pittura dell'Ottocento e del Novecento in Puglia. Vi sono esposti vasi di Sèvres, arredi sacri del XIX e del XX secolo, manufatti dell’età pre-classica e argenti di manifattura napoletana del XV e XVI secolo, tra cui indumenti liturgici;
- il secondo piano è dedicato ai dipinti dei secoli Seicento e Settecento, ma vi sono anche sculture del XV e XVII secolo;
- nel terzo piano sono sistemate opere realizzate da artisti della scuola bitontina del XVII secolo, come Alfonso de Corduba, Carlo Rosa, Nicola Gliri, e Francesco Altobelli.
La ricca collezione ospitata nel museo diocesano sarà a breve
trasferita presso l'ex seminario vescovile annesso alla chiesa di San Francesco
della Scarpa. La struttura ospiterà oltre 2500 pezzi e sarà il museo diocesano
più grande del mezzogiorno.
Museo archeologico De Palo-Ungaro
Il museo raccoglie reperti
pre-romani rinvenuti nel territorio comunale, offrendo un quadro molto
dettagliato su quella che fu la civiltà Peuceta e la vita culturale della città
bitontina in quel periodo storico. La pinacoteca ospita due mostre permanenti
"Gli antichi Peucezi a Bitonto" e "Donne e Guerrieri da Ruvo a
Bitonto", che raccolgono reperti datati fra il VI e il III secolo a.C.
rinvenuti nella necropoli di via Traiana. I numerosi corredi funebri esposti
sono ricchi di reperti ceramici e metallici, risalenti all'età arcaica e tardo
ellenistica, e che consentono quindi di tracciare l'evoluzione economica e
sociale della civiltà Peuceta e di conoscerne usi e costumi. Nelle sale i
reperti sono esposti secondo un criterio cronologico che permette di
ricostruire l'evoluzione e le influenze di civiltà limitrofe sull'artigianato
locale, sono presenti decorazioni proprie della produzione peuceta, come il
vasellame a vernice nera con figure rosse tipiche della civiltà greca, sono
conservati monili, collane, anfore decorate con corpi di donne vestite di
chitoni, ma anche cinturoni, strigili, a testimonianza della cultura guerriera
dei peuceti.
È possibile anche visitare il sito: www.fondazionedepaloungaro.jimdo.com
Museo civico Rogadeo
Venne aperto al pubblico nel 1962, prendendo il nome dal palazzo
che lo ospita, il seicentesco palazzo Rogadeo, attualmente sede anche della
biblioteca comunale. Vi sono esposti soprattutto reperti archeologici come
ceramiche di epoca greco-romana rinvenuti nel territorio bitontino, un
monetario, sculture e dipinti del XVII-XVIII secolo. Al pianterreno vi è la
pinacoteca che conserva opere di artisti pugliesi dell'Ottocento.
Raffaella
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